L’occhio si deforma, si ingrandisce, si spalanca, si strabuzza facendosi enorme…quasi nel tentativo di uscire dalla propria orbita. Determinato. Irriverente. Ostinato. Anticamente saggio. SFIDA SE STESSO. Disposto a riposizionarsi, adirittura a spostarsi dalla propria sede per intraprendere, autonomo, un dislocamento estremo ma necessario ad assorbire nuove immagini, nuove storie e racconti. Esso ha braccia e mani indipendenti, pronti a supportare e coaudiovare il suo desiderio di conoscenza, tramite l’esperienza di una visione inedita…non più casuale (o preimpostata?)…ma cercata, inseguita anche al di là del possibile, sfidando leggi fisiche limitanti e credenze psichiche paralizzanti.
Causa e fine di questa tensione nervosa altro non è che il desiderio di avvicinarsi, fino a toccare, quella densa materia informe e oscura che è il regno dello SCONOSCIUTO, per possederlo.
“L’intenzione di quest’opera nasce in casa di Picasso, a Malaga. Muovendomi tra quelle stanze pregne di vita e d’arte, un flashback mi ha riportato alla memoria una visione notturna di un anno prima, quando un enorme iride smeraldo, sospeso nel nulla, mi osservava, nell’oscurità, risucchiando ogni mio pensiero…un centro di energia fortissima attorno al quale c ero io, e le cose e il mondo”.
Le Chat
Luglio 02, 2018